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Infiorescenze di canapa sativa light
Infiorescenze di canapa sativa light

LA CANNABIS

LEGALE




Weedbase è un distributore di cannabis e di prodotti a base di canapa sativa light di prima qualità, accuratamente selezionata e coltivata biologicamente.


Weedbase, infatti, gestisce le proprie piantagioni con cura e dedizione, assicurandosi di fornire ai propri utenti soltanto le migliori infiorescenze femminili di cannabis sativa e lenitiva, coltivata indoor e recisa a mano.



Scegliendo le infiorescenze della cannabis “light” coltivata da Weedbase, avrai la garanzia di un prodotto non solo perfettamente conforme alla norma in vigore ma selezionato e distribuito da professionisti competenti ed affidabili.








La Pianta

della Cannabis

Figura illustrativa Weedbase Store






La cannabis – o canapa – è un particolare tipo di pianta angiosperme (cioè con un vero fiore ed un frutto), appartenente alla famiglia delle Cannabaceae.


Attualmente il gruppo comprende una sola specie, la cannabis sativa, che è la più diffusa nel mondo occidentale e che, a sua volta, comprende delle sottospecie.


La cannabis è originaria dell’Asia centrale e, con tutte probabilità, è stata importata in Europa dalle Americhe, dopo l’arrivo di Cristoforo Colombo.




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La Coltivazione

della Cannabis




Anticamente, la cannabis era ampiamente coltivata nelle zone medio-europee, in ragione della sua facilità di crescita anche in terreni difficili da coltivare e con altre specie di piante. Inoltre, dalla cannabis si ricavava un grande numero di prodotti, anche molto utili, tra cui le fibre tessili, la carta, l’olio di semi ed altri elementi commestibili per il bestiame.








Dopo la colonizzazione americana dell’India e la rivoluzione agricola del Nord America, però, la produzione tessile di cotone e juta aumentò – dato che questi prodotti erano meno costosi della canapa – e la coltivazione di cannabis diminuì di conseguenza.


In seguito al Primo Confitto Mondiale, infine, le corde per le navi in materiale sintetico sostituirono gradualmente quelle in canapa, agevolando così anche lo sviluppo delle tecniche di produzione della carta da legno.




Gli anni del proibizionismo


Gli anni ’30 vedono un rinnovato interesse per gli usi industriali della canapa: in questi anni, infatti, vengono studiati nuovi materiali in fibra, materie plastiche e carta di canapa.


Con l’olio, invece, si iniziano a produrre le vernici e il carburante. Henry Ford, l’imprenditore statunitense che contribuì alla fondazione della Ford Motor Company, progetta un prototipo di automobile la cui carrozzeria era parzialmente realizzata in fibra di canapa, che la rendeva decisamente più leggera della media delle automobili diffuse a quel tempo.


Contemporaneamente, però, andavano formandosi degli interessi contrapposti all’uso della cannabis, che da allora venne vista in cattiva luce.


Nel ’37, a proposito, negli USA viene promulgata una legge che vietava la coltivazione, l’uso e la vendita di questa pianta, anche a scopi medici, e che segnava ufficialmente l’inizio del proibizionismo.




Il THC

delta-9-tetraidrocannabinolo



Il THC (delta-9-tetraidrocannabinolo) è uno dei più noti principi attivi della cannabis, nonché il capostipite del gruppo dei fitocannabinoidi, ovvero quelle sostanze chimiche di origine naturale che reagiscono con i recettori cannabinoidi.




Il THC è una sostanza psicotropa – cioè stupefacente – prodotta dai fiori della cannabis, che può essere ingerita o fumata e possiede proprietà antidolorifiche, antinausea, antiemetiche, stimolanti l’appetito e anticinetosiche.




Esposti al calore, gli acidi della cannabis decarbossilano (reazione che porta alla perdita di una molecola di CO2), generando THC, cannabidiolo (CBD) e cannabicromene.


Il cannabiolo, o CBN, è un cannabinoide prodotto dalla degradazione del THC, non rilevabile nella pianta accuratamente essiccata.




Nonostante si conosca ancora poco su questo tipo di cannabinoide, il suo utilizzo in campo medico è spesso tenuto in considerazione insieme al THC ed al CBD, poiché aiuta a ridurre l’insonnia e ad aumentare la fame.




Le varietà di cannabis che hanno effetti psicoattivi (o stupefacenti) contengono una percentuale di THC variabile dal 7% al 27%.

Il CBD

cannabiodolo



Il CBD è un metabolita della cannabis sativa, cioè il prodotto risultante dal processo di metabolismo.




Le sue principali proprietà sono: rilassante, anticonvulsivante, antinfiammatorio e distensivo contro ansia e panico.




Il CBD, inoltre, è in grado di potenziare l’effetto analgesico del THC, prolungandone l’efficacia e riducendone al contempo gli effetti collaterali sul cuore, sulla respirazione e sulla temperatura corporea.


In particolare, il CBD agisce contro i ricettori cannabinoidi CB1 e CB2 ed altri neurotrasmettitori.


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La Cannabis

legale

Una legge promulgata in Italia nel dicembre 2016 ha reso ufficialmente lecita la distribuzione al pubblico maggiorenne di canapa con un contenuto di THC non superiore allo 0,2% (di fatto, con una tolleranza che può raggiungere al massimo lo 0,6%).

Si tratta, in altri termini, di una normativa che ha effettivamente consentito la commercializzazione della “cannabis light” e che solleva da ogni responsabilità il produttore, solo e soltanto se la percentuale di THC non supera lo 0,6%.

Gli utilizzi di cannabis legale consentiti dalla legge sono i seguenti:

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IN AMBITO ALIMENTARE,

i semi possono essere impiegati come ingredienti nell’olio, nel pane, nei biscotti e nella pasta.

Questi alimenti, oltre ad avere un gusto di canapa, saranno inoltre molto validi dal punto di vista nutrizionale per l’alto contenuto proteico, per la facilità di digestione e per l’equilibrio tra omega 3 e omega 6.






NELL'INDUSTRIA COSMETICA,

sono molto noti gli effetti benefici della cannabis: da anni, ormai, si è scoperto che i fiori della canapa con i quali si producono pomate ed unguenti sono in grado di combattere l’acne, in quanto il CBD è un potente antinfiammatorio, capace di svolgere un’azione inibitoria sulla sintesi lipidica.






IN AMBITO TESSILE,

invece, la canapa trova largo impiego in ragione della sua particolare resistenza, che la rende un’ottima risorsa anche nella produzione di capi d’abbigliamento.






NELLA BIOEDILIZIA,

infine, la canapa viene impiegata per l’alto potere isolante di questa pianta.




Le infiorescenze

della Cannabis legale

Le infiorescenze della canapa sativa, ovvero della cannabis legale, sono molto preziose perché contengono il CBD (cannabidiolo), il cannabinoide più presente in questa varietà di cannabis.


Recentemente, infatti, si è venuti a conoscenza del fatto che il CBD apporta notevoli benefici ai soggetti patologici ed è in grado di contrastare il THC, il cui principio attivo è responsabile di quell’effetto stupefacente, comunemente noto come “high”.

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Proprietà e Usi

della Cannabis legale

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Le infiorescenze della cannabis light hanno numerose proprietà, alcune meno conosciute, come quella che consente di neutralizzare il dolore.


Spesso, infatti, la cannabis light viene somministrata ai pazienti con gli integratori alimentari al CBD, con lo scopo di ridurne a zero il dolore cronico. Il CBD, infatti, agisce sul recettore CB1 proprio come un comune analgesico.


La cannabis, inoltre, si è stabilito che inibisca il proliferare delle cellule cancerogene, specialmente nei pazienti di sesso femminile.


Nel nostro sistema endocannabinoide, infatti, sono presenti due recettori (il CB1 e il CB2), capaci di legarsi ai cannabinoidi e di ostacolare la diffusione delle metastasi (cellule tumorali).


Le modalità di utilizzo della cannabis light sono numerose. Il cannabidiolo, in particolare, può essere assunto sotto forma di olio per combattere le sensazioni di rigetto, in quanto non ha l’odore sgradevole tipico dei più comuni antiemetici (farmaci che riducono nausea e vomito).

Commercializzazione

della Cannabis legale

La cannabis legale – o depotenziata – può essere lecitamente distribuita ai soggetti maggiorenni senza specifiche autorizzazioni, se non quelle necessarie ad ogni esercizio commerciale.


Pertanto, oggi è possibile coltivare, produrre ed acquistare la cannabis legale sia nei negozi dedicati che online, qualora il valore del THC non superi quello previsto dalla normativa.


Per questo motivo, in Italia sono nati e continuano a nascere numerosi esercizi commerciali – come Weedbase – specializzati nella distribuzione di questo speciale prodotto.




Dal punto di vista dell’effetto sulle persone, la cannabis legale non provoca alcun effetto psicotropo particolare (considerato il bassissimo livello di THC in essa contenuto) ma è in grado di conferire un certo grado di rilassamento, grazie alla percentuale di CBD.


La cannabis terapeutica, invece, che non può essere coltivata in casa propria in quanto possiede effetti stupefacenti, viene prodotta e distribuita in Italia esclusivamente da uno stabilimento chimico farmaceutico autorizzato e contiene una percentuale di THC variabile dal 5% all’8%.

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