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Vielle Acustica Srl
Società di Consulenza
Vielle Acustica Srl Viale Piemonte, 5 21052 - Busto Arsizio
(Varese)
Lombardia Italia
0331636774
0331075608
amministrazione@vielleacustica.it




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CHI SIAMO


L’azienda Vielle Acustica è nata con l'obiettivo di rispondere ai bisogni del cliente attraverso soluzioni di progetto integrate in merito a competenze e professionalità.


E’ costituita da un pool di professionisti altamente specializzati, associati all’ANIT (Associazione Nazionale per l’Isolamento Termico ed Acustico) e con pluriennale esperienza che operano nel settore della consulenza e progettazione nell’ambito dell’acustica ambientale e degli edifici (requisiti acustici passivi), rumore e vibrazioni in ambiente di lavoro, vibrazioni su edifici e valutazione del disturbo, ecc..


Le ultime normative uscite al fine di tutelare la qualità della vita regolamentano ed incentivano l’utilizzo di fonti rinnovabili, il risparmio energetico, la bioarchitettura e stabiliscono criteri e limiti per il controllo dell’inquinamento elettromagnetico, acustico, vibrazionale, di aria ed acqua.


Fra le componenti della tutela e qualità della vita vi è senza dubbio il “benessere acustico”, unanimamente riconosciuto come uno dei fattori che concorrono a determinare la “qualità della vita”.

Per raggiungere lo scopo del benessere acustico occorre eliminare o contenere, “l’inquinamento acustico” dipendente in varia misura da numerosi fattori.


L’azienda Vielle Acustica si occupa proprio di questo, valutare e/o progettare le “condizioni acustiche” degli ambienti, sia interni che esterni, ricorrendo alla moderna tecnologia che, sulla base di ricerche specifiche, ha messo a punto una vasta gamma di sistemi e soluzioni progettuali al fine del rispetto delle normative vigenti.


Il nostro “modus operandi” si basa sulla collaborazione, il coinvolgimento e soddisfazione da parte del cliente, tutto questo ha portato ad una costante ricerca del miglioramento delle nostre capacità operative e gestionali che ci consente di ridurre tempi di risposta ed avere costi dei servizi ben calibrati.


Potete contattarci utilizzando il Form a fondo pagina;

oppure al nostro indirizzo mail:

info@vielleacustica.it

Vi risponderemo nel minor tempo possibile!



CONSULENZA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO (D.Lgs 81/08)


Il Decreto Legislativo n°626/94 e tutte le normative sulla sicurezza sono state “assorbite” ed integrate nel “TESTO UNICO” sulla sicurezza sul lavoro, il D.Lgs 81/08. Tale decreto prevede l’esistenza di figure addette alla vigilanza e al controllo al fine di eliminare la possibilità di un infortunio all’interno dell’ambiente lavorativo.


La sicurezza sul lavoro non dovrebbe essere solo un obbligo posto dalla legge, ma un dovere morale di ogni persona presente in azienda, dal datore di lavoro al singolo lavoratore.


Il DVR (Documento di Valutazione dei Rischi), redatto dal datore di lavoro ai sensi del D.Lgs 9 aprile 2008 n°81, ha lo scopo di effettuare una valutazione di tutti i rischi per la salute e sicurezza dei lavoratori presenti nell’ambito dell’organizzazione in cui essi prestano la propria attività, finalizzata ad individuare le adeguate misure di prevenzione e di protezione, elaborando il programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di salute e sicurezza.


L’obbligo di redazione del documento coinvolge oltre al datore di lavoro anche dirigenti, preposti e gli operatori, per quanto di loro competenza.


Il documento sarà utilizzato come guida da tutti i soggetti facenti parte del sistema organizzativo della sicurezza per applicare al meglio tutte le misure da adottare durante le varie lavorazioni in relazioni ai fattori di rischio presenti.

Tutti saranno tenuti alla piena osservanza ed applicazione delle misure di sicurezza riportate nel presente documento.

Le misure, i dispositivi di protezione individuale e le cautele di sicurezza sono:

  1. tassativamente obbligatorie
  2. da impiegare correttamente e continuamente
  3. da osservare personalmente.


Il DVR dovrà essere sottoposto a revisione, ad opportuni intervalli di tempo, per assicurarne l'adeguatezza e l'efficacia nel tempo.


Sarà pertanto necessario rielaborare una valutazione dei rischi, ogni qualvolta si introduca un cambiamento tale da modificare la percezione dei rischi sul luogo di lavoro, ad esempio quando viene avviato un nuovo sistema di lavorazione, vengono adottate nuovi agenti chimici e nuove attrezzature oppure quando si effettua una variazione dell’organizzazione del lavoro da cui possano risultare nuove situazioni lavorative in ambienti diversi.


La Vielle Acustica si occupa di aiutare ed assistere il datore di lavoro nella stesura del DVR e nella  consulenza, programmando e progettando sistemi di prevenzione e protezione dei rischi.


Grazie all'esperienza maturata in oltre dieci anni, siamo in grado di offrirvi i seguenti servizi:


  • Stesura del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR)     
  • Documento Unico Valutazione Rischi Interferenti (DUVRI)     
  • Valutazione del rischio Chimico     
  • Movimentazione Manuale dei Carichi (MMC)     
  • Movimenti ripetitivi     
  • Valutazione Rischio Incendio     
  • Rischio ATEX (rischio esplosione)     
  • Valutazione stress lavoro correlato



RILEVAZIONE VIBRAZIONE AMBIENTALE


Oltre a cause naturali (fenomeni sismici, vento, ecc.), le vibrazioni negli edifici possono essere legate ad attività umane quali il traffico di veicoli su gomma e su rotaia, il funzionamento di macchinari (magli, presse, ecc.) i lavori stradali ed edili (perforatori, battipalo, ecc.), le detonazioni di cariche esplosive, ecc.. Tali vibrazioni possono costituire una fonte di disturbo per le persone esposte e ridurre il loro benessere.


Le vibrazioni sono caratterizzabili attraverso la definizione di tre parametri cinematici:

  1. accelerazione
  2. spostamento
  3. velocità


Ai fini dell’esecuzione dell’analisi in frequenza della risposta strutturale, sono utilizzate soprattutto le normative nazionali ed internazionali, che vengono ora elencate.

In particolare, le quattro norme che verranno nel seguito analizzate sono:

·      UNI 9614:1990 “Misura delle vibrazioni negli edifici e criteri di valutazione del disturbo”

·      UNI 9916:2004 “Criteri di misura e valutazione degli effetti delle vibrazioni sugli edifici”

·      DIN 4150-3 “Effects of vibration on structures”.

·      ISO 4866:1996 “Mechanical vibration and shock – Vibration of buildings – Guidelines for the measurement of vibration and evaluation of their effects on buildings”


La norma UNI 9614:1990 si rivolge specificamente alla definizione dei criteri di valutazione del disturbo alle persone, mentre le altre indicano criteri per la misura e la valutazione delle vibrazioni con riferimento ai possibili danni strutturali (o meno) agli edifici.


La prima osservazione che si evidenzia è che le norme suddette non utilizzano in maniera uniforme e coerente le definizioni delle grandezze fisiche e le scale numeriche utilizzate per la loro valutazione.


Le norme relative al disturbo umano fanno impiego  della scala in dB per esprimere il valore del livello di accelerazione ponderata, mentre la norma relativa ai danni strutturali fa riferimento a valori di velocità di vibrazione (espressa in m/s), lasciati in scala lineare e quindi senza far impiego della conversione logaritmica.

Le norme tecniche sull’insorgenza di danni agli edifici evidenziano come le vibrazioni possono condurre le strutture esposte al raggiungimento sia di stati limite di servizio che di stati limite ultimi.


La norma UNI 9916:2004 si occupa degli stati limite di danneggiamento, indicando il campo di frequenze di interesse per diversi tipi di eccitazione e fornisce gli strumenti per la classificazione degli edifici secondo la resistenza meccanica alle vibrazioni.

In generale, danni strutturali agli edifici nel loro insieme attribuibili ai fenomeni vibratori sono molto rari e quasi sempre derivano dal concorso di altre cause. Perché le vibrazioni possano arrecare danni strutturali è necessario che esse raggiungano livelli tali da causare prima di tutto fastidio agli occupanti dell’edificio stesso.

La UNI 9916 del 2004, fornisce una guida per la scelta di metodi appropriati di misura e di trattamento dei dati per la valutazione degli effetti delle vibrazioni sugli edifici.

La norma individua la velocità come grandezza fisica ottimale da misurare, ottenuta sia mediante l’utilizzo di velocimetri, sia attraverso integrazione di segnali di accelerazione. Le vibrazioni devono essere misurate sia in direzione verticale che nelle due direzioni orizzontali ortogonali alla verticale, queste ultime scelte possibilmente con riferimento agli assi principali dell’edificio.


Le norme tedesche DIN 4150-3 sono tra le più diffuse a livello internazionale e vengono riprese anche nelle nostre norme UNI 9916. Tali normative prendono in considerazione anche il problema della sicurezza contro il danneggiamento strutturale degli edifici e sono, al momento attuale, tra i riferimenti più completi ed esaustivi per l’analisi degli effetti delle vibrazioni meccaniche.

Il parametro descrittore del fenomeno vibratorio utilizzato è la massima velocità assoluta di vibrazione, rilevata indipendentemente in direzione orizzontale o verticale.

La normativa ISO 4866:1996 stabilisce il valori limite di soglia per la valutazione del danno indotto dalla pronazione delle vibrazioni meccaniche in funzione di alcuni parametri, tra i quali:

  • la durata del fenomeno vibratorio;
  • l’intervallo di frequenza di interesse,
  • la tipologia e lo stato di conservazione delle strutture esposte;
  • le frequenze naturali e lo smorzamento caratteristico delle strutture;
  • la dimensione della struttura;
  • l’influenza del suolo;


proponendo una metodologia di misurazione ed un procedimento di analisi e valutazione delle misure.

L’intervallo di frequenza di interesse è individuato tra 0,1 Hz e 300 Hz.


MONITORAGGIO INQUINANTI AMBIENTE LAVORATIVO


Nel campo della sicurezza e della prevenzione degli infortuni, oltre allo studio delle possibili situazioni di rischio e delle eventuali misure di sicurezza, è possibile effettuare monitoraggi ambientali in relazione a qualsiasi agente (microclima, polveri, solventi, composti di decomposizione di vari cicli lavorativi, ecc…).
Tutelare i lavoratori dal rischio di esposizione alle sostanze inquinanti presenti consiste nella misurazione degli agenti aerodispersi potenzialmente pericolosi per la salute.


In questa parte del sito verrà trattato il monitoraggio dell’aria nelle sue diverse tipologie, una particolare attenzione verrà anche posta sui sistemi di misura degli inquinanti.

Tutte le attività industriali e artigianali producono, durante le lavorazioni, dei microinquinanti (sotto forma di polveri, fumi, vapori, ecc.) che si disperdono nell’aria degli ambienti di lavoro.
Basti pensare a semplici esempi come le polveri di legno in una falegnameria, l’emissione di solventi nella fase di verniciatura o fumi di metalli in una saldatura.
La presenza dell’inquinamento da sostanze chimiche nell’ambiente di lavoro può divenire, a seconda della concentrazione raggiunta dagli inquinanti nell’aria respirata dai lavoratori, di notevole rischio nei confronti del personale esposto.

La determinazione quantitativa e qualitativa degli inquinanti dell’aria può essere condotta avvalendosi di molti mezzi diversi, sia manuali che automatizzati. In alcuni casi è anche possibile utilizzare dei calcoli e dei modelli opportuni, applicando delle metodologie deduttive e quindi operando un monitoraggio che viene definito indiretto.
I metodi manuali sono tecniche specifiche che devono essere seguite quando si raccoglie e si analizza un campione di inquinante aerodisperso.
Un metodo automatizzato fa riferimento in genere ad uno strumento, solitamente approvato da un centro indicato dall’autorità competente e che risponde ai requisiti tecnici indispensabili per un’accurata analisi degli inquinanti.
Nelle stazioni di monitoraggio i metodi automatizzati vengono utilizzati principalmente per raccogliere ed analizzare l’aria ambiente in modo continuo. Spesso i metodi automatizzati vengono utilizzati anche nella valutazione delle emissioni industriali.

Le varie procedure che regolano il campionamento, l’analisi, la calibrazione degli eventuali strumenti e il calcolo, vengono spesso elaborate da organismi tecnici appositamente preposti. Queste procedure, denominate norme tecniche (UNI), vengono aggiornate e revisionate man mano che la tecnologia e la conoscenza progrediscono.
Tutti i metodi di riferimento sono realizzati per determinare la reale concentrazione degli inquinanti e, di volta in volta, il metodo specifico ottimale per la migliore determinazione dei contaminanti deve essere scelto sulla base di un certo numero di fattori, i più importanti dei quali sono le caratteristiche chimiche e lo stato fisico dell’inquinante.


Volontieri Luca
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