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Bomboniere da Ada
di Ferro Laura Snc
di Ferro Laura Snc


QUALCHE CURIOSITA' A PROPOSITO...






La bomboniera con confetti ha un’origine antichissima, e la sua tradizione si è consolidata nel tempo, ma ci sono alcune curiosità che non tutti conoscono su questi dolci e sugli eventi nei quali siamo soliti distribuirli.


È capitato a chiunque di partecipare ad un matrimonio, un battesimo o una laurea.


Tutti questi eventi, seppur molto diversi tra di loro, hanno un elemento in comune: il lieto ricordo che verrà custodito nel cuore dei presenti.


Figura illustrativa Bomboniere da Ada
Figura illustrativa Bomboniere da Ada

LE BOMBONIERE

IN OCCASIONE DEL MATRIMONIO



Ada Bomboniere ha deciso di accompagnare la realizzazione delle bomboniere da matrimonio con alcuni interessanti aneddoti sulla loro storia e sul loro legame con questo importante avvenimento.


PERCHÈ LE BOMBONIERE

CONTENGONO 5 CONFETTI?



I confetti nelle bomboniere nuziali devono sempre essere in numero dispari e la tradizione vuole che, solitamente, si opti per il cinque. Questo perché i numeri dispari sono indivisibili, proprio come dovrebbe essere l’unione dei due sposi.


Il numero cinque, inoltre, non è casuale, ma è stato scelto perché tante devono essere le qualità che non dovrebbero mai mancare nella vita congiunta degli amanti:

  1. Salute
  2. Felicità
  3. Lunga vita
  4. Fertilità
  5. Ricchezza



Anche se i confetti devono sempre essere dispari, il numero 5 può variare.


Si possono avere tre confetti, rappresentanti la coppia con il primo figlio, o un solo confetto, a simboleggiare l’unione.


Nelle diverse forme ed ingredienti i confetti, e così anche quelli di Ada Bomboniere, rappresentano un piccolo oggetto di lusso per festeggiare i grandi eventi.


Le due metà della mandorla, in particolare, sono le due parti di una coppia e, secondo la tradizione, sarebbe la sposa a dover distribuire i confetti con un cucchiaio d’argento, accompagnata dal marito.

PERCHÈ

LA FEDE VA ALL'ANULARE



L’anello nuziale va infilato nel quarto dito della mano sinistra, l’anulare, proprio perché il suo nome deriva dalla parola latina “anulus”, anello.


Gli Egizi ritenevano che in quel dito scorresse una vena che arrivava dritta al cuore.


I Cristiani, invece, indicavano la Trinità con le prime tre dita, ed arrivavano all’anulare dopo averle toccate: è per questo motivo che si porta lì l’anello matrimoniale.


La scelta della mano sinistra, invece, è relativa al fatto che la mano destra si impiegava nei lavori di tutti i giorni e quindi l’anello avrebbe dato fastidio e si sarebbe rovinato di più.


Infine, la fede è fatta d’oro perché questo materiale è il più resistente dei metalli e conferisce a chi lo indossa le doti di un’unione solida e durevole.

Figura illustrativa Bomboniere da Ada
Figura illustrativa Bomboniere da Ada

DA DOVE DERIVA

IL LANCIO DEL BOUQUET?



Anche se oggi il bouquet è composto da tanti tipi di fiori, la tradizione vorrebbe che ci fosse sempre un fiore d’arancio legato alla sposa.


Secondo il linguaggio floreale in vigore dal 1600, infatti, il fiore d’arancio rappresenta la proposta di matrimonio.


Il lancio del bouquet alle amiche da parte della sposa, dopo la cerimonia, significa infatti per colei che lo afferra l’augurio di ricevere la proposta entro un anno.

E IL LANCIO

DEL RISO?



Al termine della cerimonia nuziale, proprio fuori dalla chiesa, gli invitati lanciano addosso ai neosposi il riso.


Ma da dove deriva questa tradizione?


Gli antichi greci praticavano un rito per propiziare la fertilità, durante il quale facevano lanciare sulla coppia dei dolci. Il gesto aveva anche lo scopo di augurare prosperità.

In Indonesia, invece, il lancio del riso serviva a trattenere l’anima dello sposo che, altrimenti, subito dopo il matrimonio, sarebbe fuggita via.











PERCHÈ

SI DICE LUNA DI MIELE?


La Luna di Miele è un viaggio che i neosposi organizzano subito dopo le nozze, ma c’è un motivo ben preciso se si è scelto di dare un nome così particolare.


Nonostante le teorie sull’origine di questa espressione siano numerose, tutte hanno in comune l’idea che il miele rappresenti i primi momenti di dolcezza tra gli sposi.


Gli antichi Romani, in particolare, erano soliti mangiare il miele durante tutta la durata di una luna dopo il matrimonio.


Oggi, invece, la Luna di Miele rappresenta un momento “lecito” per concedersi una fuga romantica in posti dove difficilmente, nel corso della propria vita, ci si può permettere di andare.